Quasi pindarici questi voli fatti dal divano di casa, con un piede fuori e tutto il resto dentro, con vecchie e nuove paure. Come le strade che dovremmo percorrere prima o poi, in mezzo alle macerie che questo tornado ha lasciato dietro sé. E con quel brutto colpo di coda che ci ha regalato quasi alla fine della sua corsa. Proprio quando pensavamo non ci avesse toccato e quanto eravamo stati fortunati. Scoprendo adesso che non è così, che qualcuno qui vicino sta soffrendo e non dovresti nemmeno entrare in un dolore così personale, così innaturale. Io però continuo ad affacciarmi e guardo quella finestra di fronte, chiusa nel silenzio più assoluto. Mi faccio un milione di domande e non ho alcuna risposta. Aspetto che ritorni qualche buona illusione e che il tempo guarisca anche questa ferita.
Ingredienti, per una teglia da 22 cm
300 g di savoiardi
200 ml di caffè leggermente zuccherato
100 g di burro
250 g di mascarpone
250 ml di panna fresca
50 g di zucchero semolato fine
6 g di gelatina
1 pizzico di vaniglia bourbon
Per decorare
cacao amaro
macaron al caffè
Tritate 200 g di savoiardi e mescolateli con 50 ml di caffè e il burro fuso. Rivestite la vostra teglia con un cerchio di carta forno e versate il composto ottenuto, pressando e livellando bene. Mettete in frigo mezz'ora.
Ammollate i fogli di gelatina in una tazza d'acqua fredda per 10 minuti. Strizzateli e scioglieteli perfettamente in 50 ml di panna che avrete precedentemente scaldato. Montate la panna restante con lo zucchero e aromatizzatela con la vaniglia. Aggiungete delicatamente il mascarpone e la panna in cui avete sciolto la gelatina. Riprendete la base dal frigo e versate metà della crema ottenuta. Inzuppate gli altri savoiardi nel caffè e formate un altro strato. Ricoprite con la crema restante. Spolverizzate con il cacao amaro e fate riposare per almeno 6 ore in frigo prima di servire. Io ho aggiunto dei macaron, assolutamente facoltativi.
Un periodo che lascia tutti con qualcosa di irrisolto dentro, domande, paure che si sono rintracciate, perché no a volte anche cose positive. Non è così per tutti, forse oggi più che mai ci si rende conto della fortuna che ha chi non ha subito traumi. Ma resta il sentire un dolore di qualcuno che invece lo ha provato e lì resta solo un gran silenzio rispettoso. Un sorriso me lo hai strappato con questa meraviglia! Il tiramisù è uno dei miei dolci preferiti e questa rivisitazione è stupenda!
RispondiEliminaGrazie Silvia, sì, è un momento troppo difficile, troppe domande a cui è impossibile dare una risposta
EliminaOhh tesoro mi dispiace tanto. Questo periodo è stato davvero duro per tutti, tante tragedie, tanta tristezza. Io spero solo che ci abbia almeno insegnato qualcosa, che ne usciremo più consapevoli, più rispettosi
RispondiEliminaLo spero anche io. Dobbiamo trovare un risvolto positivo, altrimenti tutto questo dolore non sarà servito a niente
EliminaSperiamo di ritrovare un po' di serenità
EliminaCredo che solo le persone anaffettive (e ce ne sono...) non soffrano direttamente o indirettamente in questo periodo davvero difficile sotto molti punti di vista e aspetti, la tua torta tesoro è superba!
RispondiEliminagrazie Simona!
EliminaQuesto uragano ci ha colpito un pò tutti, con parenti o amici, sopratutto noi qui al nord. Dobbiamo stringerci e farci coraggio a vicenda, stare vicini stando lontani, è l'unico modo per uscirne e speriamo di uscirne presto.
RispondiEliminaAnche io la faccio spesso in versione torta il Tiramisù, lo trovo sempre goloso e bello da vedere. Un abbraccio Annalisa
Grazie Terry, lo spero anche tanto anche io
EliminaSai che una volta ne ho fatta una simile...e dalle foto pare proprio ugaule? Sempre in sintonia io e te...anhe nei pensieri! Un bacio!
RispondiEliminasempre tesoro! :*
EliminaUn periodo difficile per tutti sotto tutti i punti di vista 😥😥
RispondiEliminaOttima la tua torta ne faccio una di simile, mi segno anche la tua variante, buona settimana😘😘
Grazie Federica e benvenuta!
EliminaLa meraviglia di questa torta!
RispondiEliminaLeggerti è sempre emozionante, Annalisa. E scalda il cuore anche in questi momenti difficili, difficilissimi. Grazie di cuore.
Baci,
MG
Grazie a te amica cara
EliminaBellissima davvero questa cheesecake Annalisa...sempre cose belle vedo qui...cose che fanno respirare un briciolo di aria fresca ...Un abbraccio grande.
RispondiEliminaun abbraccio a te Cristina!
EliminaUn periodo molto difficile e triste, per tutti!
RispondiEliminaAbbiamo dovuto rinunciare e rimandare tante troppe cose: festeggiamenti, eventi, affetti famigliari....
Questa cheesecake è fantastica ^_^
Un abbraccio
Già, Daniela, un tempo che sarà difficile recuperare..
EliminaConosco bene il dolore di quella ferita e di quella finestra chiusa, perchè questa terribile malattia mi ha toccata molto da vicino...la voglia di ricominciare c'è, ma c'è, da parte mia, anche tanta, tantissima paura.
RispondiEliminaQuesta torta cheesecake è davvero un raggio di sole, un inno alla golosità...mmmm....ho già l'acquolina!
Ti abbraccio Simona, ti capisco bene..
EliminaCredo che questa situazione lascerà straschichi in molti di noi.. Mi dispiace per la sofferenza di persone malate e persone care che non ci sono più.. Tocca ahimè tenere duro.. Goloso il dolce.. un bacio
RispondiEliminasì teniamo duro. Prima o poi sarà soltanto un ricordo..
EliminaHo paura che questa ferita non sarà facile da rimarginare. Ne usciremo tutti malconci, chi più chi meno. Deliziosa questa proposta!
RispondiEliminabaci
Alice
sì Alice, un colpo troppo forte. Un bacio a te
EliminaFantastica, che visione golosa!!!!
RispondiEliminaGrazie Simona!
EliminaBellissimo blog, nuova follower!
RispondiEliminaBenvenuta e grazie!
EliminaCome resistere a una fetta di dolce cosi??
RispondiElimina:) io in effetti non resisto Serena!
EliminaDa gustare ad occhi chiusi per assaporare ogni briciola e ogni gocciolina di crema! Un bacio
RispondiEliminaun bacio a te cara Laura!
EliminaMa che brava che sei ! ho guardato un po' le tue ricette, che bella sensibilità, che mano esperta...
RispondiEliminaNo, non guadiamoci intorno per una nuova buona illusione, restiamo attoniti ma curiosi di capire come tutto questo cambia noi, come ci riporta all'essenziale, a riconoscere i valori in quello che si vive, come non potremo più (me lo auguro) essere superficiali.... La ferita ci spalanca a una sensibilità nuova, la tristezza è il passaggio nel rendersi conto della fragilità, spero che non torneremo a sentirci onnipotenti per un nuovo noi, più grato. ciao !
ciao Rossella, benvenuta e grazie per le tue belle parole. Dobbiamo trarne per forza un buon insegnamento, per trovare almeno un senso a tutto questo
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